DOSSIER

 
 
 
UN RISPARMIO AL GIORNO
 
HOME DEL DOSSIER
Viaggi
Salute
Casa
Trasporti
Acquisti
Tempo libero

I grandi chef tagliano i prezzi

di Manuela Soressi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
28 agosto 2008

La filosofia del low cost è arrivata anche nel mondo dorato dell'alta cucina. E così ci si può sedere al tavolo di un ristorante top risparmiando anche fino all'80% sul conto. Come? Approfittando dei menu a prezzi speciali e dei locali aperti da alcuni chef famosi. La formula: offerta razionalizzata, menu degustazione più semplici e servizio più informale. Così si riescono a tenere i prezzi bassi ma senza dover rinunciare alla qualità in cucina.

Come accade nel ristorante di Civitella del Lago (Terni) di Gianfranco Vissani: con 30 euro si gustano primo, secondo, dolce e un calice di Brunello. Ma c'è anche la degustazione di crudi di carne e di pesce a partire da 50 euro. Si chiama «1'Ora Vissani» a sottolineare che l'offerta vale solo un'ora, dalle 13 alle 14 di martedì, venerdì e sabato. Un bel risparmio,visto che normalmente un piatto qui si paga intorno ai 40 euro e i menu degustazione vanno da 100 a 155 euro anche se bisogna tener presente che prevedono più portate.

Molti chef poi hanno affiancato ai loro ristoranti "ufficiali" dei locali dall'atmosfera più informale, ma dalla cucina sempre di altissimo livello. A fare da apripista è stato Il Calandrino di Sarmeola di Rubano (Padova): bar-ristorante, pasticceria ed enoteca la cui cucina è supervisionata da Massimiliano Alajmo. Il piatto unico a pranzo costa 20 euro e il menu degustazione da cinque portate costa 60 euro, oltre un terzo in meno rispetto ai 190 euro di quelli (otto portate) proposti da Le Calandre, il ristorante di Alajmo che ha ottenuto le tre stelle Michelin.
Un altro talento della cucina italiana come Massimo Bottura ha affiancato alla sua Francescana, a Modena, l'Osteria La Francheschetta. Stessa cucina tradizionale decostruita, ma a prezzi più bassi: 25-30 euro il conto contro i 100 euro (minimi) della Francescana. A Firenze a fianco del ristorante storico Cibreo è aperta l'osteria Cibreino: identica cucina ma servizio e ambiente più informale. E prezzi più bassi del 50 per cento. Stesso ordine di risparmio se a Torre Pellice (Torino) anziché dal noto Flipot si sceglie il Crota dl'ours: unico chef, Walter Eynard, analoga cucina del territorio e un conto che si ferma sui 30 euro.

Ne bastano 20 di euro per un piatto e un calice di vino alla Piola di Alba (Cuneo) la trattoria di Enrico Crippa al piano terra del ristorante gourmet Piazza Duomo dove i menu degustazione partono da 75 euro. Costa 25 euro la proposta del giorno al Ristorante Prèt a Portèr di Bagno di Romagna, costola low cost della Casa di Paolo Teverini, dove i menu degustazione partono da 59 euro. Questo chef propone anche una selezione di mezze porzioni: così si possono assaggiare un maggior numero di ricette ma ad un prezzo ridotto (da 13 a 23 euro a piatto).
E sempre in tema di pranzo a basso costo, cosa c'è di più conveniente di un panino? Già, ma come declinarlo in versione alta cucina? Mentre in Francia e in Spagna chef di fama, come Paul Bocuse, i gemelli Pourcel e Ferran Adrià, hanno creato dei fast food, in Italia a raccogliere la sfida sono stati Carlo Cracco che ha aperto, insieme ad Autogrill, un ristorante-bar alla Triennale di Milano e Antonello Colonna che cura la ristorazione all'Open Colonna, bar e ristorante allestito all'interno del Palazzo delle Esposizioni a Roma.

Intanto da poco più di un mese a Panzano in Chianti (Firenze) il macellaio-poeta Dario Cecchini ha affiancato ai suoi due locali anche un fast food: si chiama MacDario e per un piatto di carne fresca, con contorno e bevande, bastano 10 euro. Una formula che copre una fascia di prezzo complementare a quella del ristorante Solociccia (30 euro per 6 portate di carne, contorni, dessert e bevande) o dell'Officina della bistecca (60 euro). E il vino si può anche portare da casa.
Infine Davide Oldani, allievo di Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse, ha aperto il D'O di Cornaredo (Milano) che propone una cucina tradizionale in chiave moderna e a prezzi leggeri: a pranzo bastano 11,50 euro, a cena 32 euro per il menu degustazione da quattro piatti. Ma i posti sono limitati e la prenotazione necessaria.


LA CURIOSITA'IL CONSIGLIOSU INTERNET
Mille soluzioni «low cost»
I migliori locali dove un pasto medio di due portate più il dolce costa 10, 20, o al massimo, 30 euro sono raccolti nella guida «Gambero Rosso low cost». La nuova edizione, appena uscita (288 pagine al prezzo di 9,90 euro), raccoglie infatti mille indirizzi, dalle trattorie e osterie più tradizionali ai wine bar più sfiziosi, fino a ristoranti e paninoteche.
La prenotazione a volte è d'obbligo
La possibilità di degustare altissima cucina a prezzi contenuti offerta nei locali di alcuni chef famosi non è sempre valida. Per esempio, la proposta di Vissani per il pranzo a 30 euro è valida solo tra le 13 e le 14 di martedì, venerdì e sabato; per avere un tavolo al D'O di Oldani, invece, bisogna prenotare per tempo perché il numero dei posti è ridotto.
Gli indirizzi gourmet per i più golosi
www.gamberorosso.it. Versione online del noto mensile – che ha pubblicato anche una guida sui ristoranti low cost – con recensioni, segnalazioni, ricette e guide su ristoranti, enoteche
www.viamichelin.com. Un'area dedicata ai ristoranti della famosa Guida Michelin dove è possibile effettuare ricerche in base alle proprie esigenze
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-